Il progetto della porta doppia di Lengnau diventa realtà

La vita ebraica è documentata a Lengnau ed Endingen fin dall’inizio del XVII° secolo. Fino al XIX° secolo, le due comunità della valle della Surb (canton Argovia, vicino a Baden) erano gli unici luoghi della Confederazione di allora in cui gli ebrei potessero stabilirsi. Il balivo di Baden regolava le condizioni di insediamento e il diritto di residenza doveva essere rinnovato ogni volta per sedici anni. Ma le condizioni erano rigide: niente commercio, niente acquisto di terreni, niente proprietà di una casa. Gli uomini e le donne ebrei godevano di una grande autonomia nella comunità e nella vita religiosa. I cristiani vivevano con la popolazione ebraica del villaggio in entrambe queste comunità.

 

Casa a due porte

Il tipo di casa a due porte è apparso in entrambe le comunità ed è diventato un simbolo della convivenza in una società diversificata. Naturalmente, il significato della forma della casa a due porte è storicamente controverso. Ma è con questo simbolo che nel 2017 è stata fondata l’Associazione Doppeltür, che costruirà un centro d’incontro a Lengnau. L’itinerario culturale ebraico, che collega i due villaggi di Endingen e Lengnau e comprende l’importante cimitero ebraico, esiste dal 2009. L’itinerario culturale ebraico è stato recentemente inserito nel patrimonio culturale immateriale della Svizzera e nella lista delle “tradizioni viventi” dell’UNESCO. Nel 2018, l’associazione ha acquistato la casa di Spycherweg 2 sulla piazza del villaggio di Lengnau. Nel 2022 è stata istituita la Fondazione Doppeltür e nello stesso anno è stato possibile acquistare il bagno rituale, il mikveh, di Endingen.

 

Luogo di incontro

Nella casa a due porte acquistata a Lengnau, verrà costruito un centro d’incontro per trasmettere la storia unica della convivenza ebraico-cristiana in Svizzera in un contesto moderno. Non esiste un’istituzione analoga in tutta Europa che si occupi di un’idea del genere, che potrà vedere la luce nei prossimi due anni. L’obiettivo è quello di essere un luogo di incontro per la riflessione sulla convivenza tra persone di origini diverse e per l’incontro con la storia nei luoghi originari. Il centro di incontro è situato in posizione ideale nella piazza del villaggio di Lengnau, nelle immediate vicinanze della sinagoga e del mikveh. La casa diventerà il vero cuore di Doppeltür.

Il progetto Doppeltür, che verrà ora realizzato, si rivolge a un vasto pubblico proveniente da tutta la Svizzera. I vari temi hanno lo scopo di attirare i singoli visitatori. Il pubblico giovane (famiglie e classi scolastiche) riveste un’importanza decisiva e per gli alunni delle classi superiori è previsto un vero e proprio programma scolastico. Il progetto è sostenuto dall’Ufficio federale della cultura e rientra negli obiettivi culturali del Cantone di Argovia da tre anni.

 

Aperto a tutti

Il concetto della mostra si articola in quattro parti: un’introduzione alla situazione storica della Valle del Surb; un passaggio al mondo contemporaneo. Un’altra parte è destinata all’esperienza personale, in cui i visitatori possono confrontarsi con questioni personali di convivenza e rispetto reciproco in diverse aree tematiche. La quarta parte del progetto comprende l’itinerario culturale ebraico e i dintorni dei villaggi di Lengnau ed Endingen. Questo include le storiche case a doppia porta, le due sinagoghe, i due mikveh e il cimitero ebraico.

Il centro d’incontro Doppeltür sarà esplicitamente aperto a scuole, workshop ed eventi. Oltre all’offerta di mediazione permanente, vengono pianificati, sviluppati e testati modelli scolastici speciali in collaborazione con l’Alta Scuola Pedagogica specializzata della Svizzera nord-occidentale.

Il completamento dell’edificio è previsto per il 2023 e così pure l’allestimento della mostra. L’apertura ufficiale del centro è prevista per il 2024.

Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito Doppeltür.

 

Commissione per il dialogo Ebrei/Cattolici: Un contributo alla “Giornata dell’ebraismo” della seconda domenica di Quaresima, il 5 marzo 2023