Ascensione

Posta fra la Pasqua e la Pentecoste, l’Ascensione del Signore è la festa in cui Gesù risorto scompare alla vista dei suoi discepoli, dando inizio ad un altro tipo di rapporto con loro: una presenza ora invisibile, ma profonda.
Avvenimento che forma un tutt’uno con la sua morte e risurrezione, l’Ascensione di Gesù ci introduce nella sua stessa gloria: siamo partecipi della sua pienezza. Egli rimarrà per sempre vicino a noi: è questo l’annuncio di gioia che già i discepoli portavano in cuore vedendo Gesù sottrarsi ai loro sguardi.

In questo cielo dove Gesù dimora, anche noi già abitiamo e continuiamo ad entrare, perché il cielo è Dio, è lui l’infinito spazio d’amore cui tende il desiderio d’ogni creatura.

San Leone Magno scrive: “Esultiamo, carissimi, della più grande gioia, ed allietiamoci con ferventi azioni di grazie. Oggi infatti non solo siamo stati confermati come possessori del paradiso, ma abbiamo anche penetrato, in Cristo, le altezze dei cieli”

Don Emanuele Di Marco, Centro di liturgia pastorale