Previdenza per la vecchiaia – Occorre agire!

La Commissione nazionale Giustizia e Pace motiva il suo SIʼ alla riforma della previdenza vecchiaia 2020 dal profilo dell’etica sociale

Al giorno d’oggi possiamo rallegrarci di vivere più a lungo. Eppure tale sviluppo comporta certi interrogativi sul finanziamento della previdenza per la vecchiaia. Se vogliamo mantenere anche in futuro l’attuale livello di previdenza, occorre allargare la base di finanziamento. Anche se è vero che la riforma proposta offre soluzioni limitate nel tempo e non si giustifica da ogni punto di vista, l’orientamento che impone è giusto. Giustizia e Pace consiglia quindi di votare SI’ alla riforma proposta e all’aumento dell’imposta sul valore aggiunto a favore dell’AVS.

Dal profilo dell’etica sociale, una previdenza vecchiaia affidabile e dalle conseguenze calcolabili è un bene immenso, perché permette anche a quegli anziani che non hanno  alcuna attività redditizia di partecipare a pieno titolo alla vita sociale, favorendo così la solidarietà intergenerazionale.

Finora l’impoverimento delle persone anziane e l’emarginazione provocata dalla vecchiaia sono state fronteggiate in gran parte con il sistema in auge della previdenza vecchiaia. Oggi però i cambiamenti demografici richiedono di rinnovare. Il fatto che miliardi di franchi vengano ridistribuiti nel secondo pilastro dai giovani verso gli anziani lede al principio di funzionalità del secondo pilastro. E’ urgente agire subito e non aspettare a domani, perché il problema non farebbe che peggiorare.

La riforma promossa costituisce un compromesso, che certo non convince appieno: per esempio: per i salari bassi, un aumento della rendita minima dell’AVS per motivi di solidarietà sarebbe finalmente più utile di 70 franchi per tutti.

Inoltre, al cospetto delle sfide globali dʼordine ecologico e climatico cui siamo confrontati, una vera riforma fiscale ecologica, che imponga un rincaro sullo spreco delle risorse, avrebbe potuto allargare la base di finanziamento dell’AVS. Questa prospettiva è rimasta quasi assente dai dibattiti parlamentari.

Il progetto guarda solo fino al 2030, così che ne patisce l’aspetto di sostenibilità. In un prossimo futuro, ulteriori riforme e aggiustamenti saranno comunque necessari.  

Malgrado questi limiti, la Commissione ritiene che i vantaggi prevalgano sugli svantaggi e perora l’adesione alla riforma.

Per ulteriori ragguagli:

Dott. Wolfgang Bürgstein
Segretario generale Giustizia e Pace
+41 78 824 44 18

Si arguisce la posizione della Commissione dai seguenti documenti:

Previdenza per la vecchiaia 2020