Il San Gottardo – Sinai della Svizzera

Messaggio di mons. Felix Gmür per il 1° agosto 2016 a nome dei vescovi svizzeri

La montagna e il fuoco rammentano le forze originali della natura. Sono forze che smuovono. Da oltre 100 anni il 1° agosto si accendono dei falò per commemorare gli inizi dell’alleanza della Confederazione Elvetica.

La montagna e l’alleanza ci rimandano alla Bibbia.

Il luogo dove Dio si è fatto conoscere è una montagna.

  • E’ su una montagna che Dio ha dettato le tavole della legge a Mosé.
  • E’ su una montagna che Dio ha suggellato un’alleanza con il suo popolo.
  • Questa montagna ha un nome: Sinai. E’ così importante che porta in sé le fondamenta della fede del popolo biblico d’Israele. Ne forgia l’identità.

Anche la Svizzera ha una montagna che forgia la sua identità?

Lo scrittore Peter von Matt è di questo avviso quando afferma che “Il Gottardo è il Sinai elvetico”. Il Gottardo è un simbolo nazionale e, in questo anno segnato dall’apertura della galleria di base della nuova linea ferroviaria attraverso le alpi e dalla votazione sul secondo tubo della galleria autostradale, si ritrova ancora una volta sulla bocca di tutti.

Che sia massiccio alpino, passo o galleria, il San Gottardo crea dei legami.

1.    Il San Gottardo è evocato da politici e rappresentanti dell’economia e delle comunità religiose, perché lega, unisce. L’ex Consigliere federale Flavio Cotti afferma che “il traforo riunisce le regioni del Paese”. Il Sinai della Svizzera è un punto di contatto e di relazione. Permette gli scambi. Costituisce un simbolo forte per il nostro Paese, ricco di tradizioni e culture diverse. La Svizzera non costruisce muri o barriere di sicurezza, ma ponti e gallerie che collegano fra loro popoli e culture.

2.    La galleria del San Gottardo è considerata un capolavoro dell’arte ingegneristica. Tecnica, sapere e apertura al mondo svolgono appieno il loro compito quando si appoggiano sulla volontà popolare. I lunghi processi democratici permettono d’agire nel tempo. Le persone che hanno lavorato alla riuscita di quest’opera provengono da ogni dove. Si può quindi affermare che il San Gottardo è un’opera internazionale e diventa così il simbolo della nostra capacità di realizzare insieme qualche cosa di grande. Forgia la nostra identità.

3.    Il progetto del San Gottardo è la dimostrazione di un’intensa collaborazione di persone di diverse confessioni animate da una visione comune. Praticamente tutte le principali religioni del mondo sono sfilate nella nuova  galleria di base del San Gottardo. Si può quindi affermare che il massiccio è diventato l’espressione di un dialogo riuscito, contrariamente alla costruzione della Torre di Babele nella Bibbia.

La montagna è maestosa. E’ più grande e più forte di noi, possiede una forza ancestrale che sfugge a noi uomini. Tuttavia, siamo in confidenza con il San Gottardo. Continuiamo a lavorarlo. Lo adattiamo al nostro tempo, perché c’è, nel presente e nel futuro.

Volgere lo sguardo al Santo patrono di questo massiccio montuoso potrà aiutare i cristiani. San Gottardo visse nel Medio Evo a Hildesheim. Il suo nome significa “forte in Dio”.

Riconoscere in noi questa forza originale che è Dio ci rende forti, perché egli è la nostra forza.

  • Dio non costruisce muri, ma unisce popoli e culture.
  • Dio non separa: è il cemento della nostra identità comune.

Dio è accessibile, ma non sempre di facile accesso. A volte sono necessari fatica e rischi, poiché Dio ci lascia liberi.

  • Siamo liberi di incontrare Dio, ma incontrarlo ci rende forti.
  • Siamo liberi di confrontarci con il Gottardo.

San Gottardo – “forte in Dio”: un motto appropriato per la Svizzera!

+ Felix Gmür, Vescovo di Basilea
a nome della Conferenza dei Vescovi svizzeri