Care sorelle e cari fratelli,
«Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato», ribattono Pietro e Giovanni quando si cerca di impedire loro di annunciare il Risorto (At 4, 20). Questo atteggiamento alla base della proclamazione del Vangelo a ogni creatura è espresso con forza nel tema scelto per l’ottobre missionario: «Tacere? Impossibile!». Sì, perché ciò che è buono deve essere comunicato e condiviso. Il Vangelo deve raggiungere chiunque!
Nel suo messaggio redatto per la Giornata Missionaria Mondiale, papa Francesco scrive quanto segue: «Quando sperimentiamo la forza dell’amore di Dio, quando riconosciamo la sua presenza di Padre nella nostra vita personale e comunitaria, non possiamo fare a meno di annunciare e condividere ciò che abbiamo visto e ascoltato».
Durante la campagna di quest’anno, Missio Svizzera ci mostra la ricchezza spirituale e pastorale della Chiesa che è in Vietnam, interiormente libera, ma che deve agire con estrema prudenza verso l’esterno. Il suo margine di manovra è limitato e il governo l’osserva con attenzione. Malgrado tutto, il numero dei fedeli aumenta.
Nella Giornata Missionaria Mondiale, che sarà celebrata il 24 ottobre, tutte le collette raccolte nei diversi Paesi verranno convogliate in un unico fondo per poi redistribuirle in base ai bisogni delle Chiese locali. Ne trae beneficio quasi un terzo delle diocesi nel mondo, soprattutto in Africa, America Latina, Asia e Oceania.
Non dimentichiamoci di pregare gli uni per gli altri per sostenerci vicendevolmente sul cammino d’annuncio del Vangelo.
Vi ringraziamo sin d’ora per la vostra generosità e vi esprimiamo la nostra gratitudine per i vari impegni che assumete nelle vostre parrocchie e comunità.
Friborgo, giugno 2021
| Mgr Felix Gmür President della Conferenza dei vescovi svizzeri |
Mgr Jean Scarcella Responsabile del settore Missione della Conferenza dei vescovi svizzeri |
P.S. Se non vi è possibile organizzare la colletta proposta il giorno stesso della Giornata Missionaria Mondiale, vi chiediamo di organizzarla in un’altra domenica.
