Lottare insieme per rinnovare la Chiesa

La 326ª assemblea ordinaria della Conferenza dei Vescovi svizzeri si è svolta dal 2 al 4 dicembre 2019 a Lugano presso la Casa Santa Birgitta.

In cammino insieme per rinnovare la Chiesa

I Vescovi svizzeri hanno condotto un’intensa discussione sul processo “In cammino insieme per rinnovare la Chiesa”. Le diverse realtà delle diverse diocesi e regioni linguistiche rappresentano una grande sfida per un progetto a livello svizzero. Per questo il processo inizierà a livello locale, diocesano, e per regione linguistica. Le diocesi avranno il compito di intraprendere passi concreti.

La volontà di percorrere questo cammino con tutti i fedeli della Svizzera resta intatta. Lo stesso dicasi per la volontà di costituire un gruppo di coordinamento. La discussione con la persona incaricata a tal fine ha confermato che la CVS stessa ha delle visioni diverse sul contenuto da promuovere e che la ricerca di una procedura comune richiederà ancora un po’ di tempo. Si tratta di trovare un modo per camminare insieme.

Osservatore della “via sinodale” germanica

Su invito della Conferenza episcopale tedesca e del Comitato centrale dei cattolici tedeschi, la CVS invia mons. Alain de Raemy, membro del presidio, quale osservatore alle quattro assemblee sinodali che si terranno a Francoforte nel corso dei prossimi due anni.

Pastorale e suicidio assistito

Sempre più persone in Svizzera ricorrono al suicidio assistito, per paura della vecchiaia, del dolore o della solitudine. È in questo contesto che si pone per la Chiesa cattolica la questione di un accompagnamento pastorale appropriato verso le persone che desiderano un suicidio assistito e che si rivolgono alla comunità ecclesiale con la richiesta di essere accompagnati e di ricevere i sacramenti. La CVS ha dunque adottato a Lugano degli orientamenti pastorali e un riassunto (per ora in francese e tedesco sul sito https://www.ivescovi.ch). “Assistere i malati non è un’opzione nell’agire del cristiano, ma è una delle opere di mise-ricordia che il Cristo stesso ha compiuto e che comanda di compiere, al fine di imitare il Padre sovrabbondante di misericordia”, afferma il documento. Proprio per questo motivo la sfida etica è particolarmente grande per i sacerdoti e gli operatori pastorali in queste situazioni impegnative. Di fronte alla tendenza attuale a banalizzare il suicidio assistito, la CVS constata che, nella prospettiva cristiana, il suicidio trasgredisce tre doveri:

  • verso se stesso, in quanto il suicidio è contrario al comandamento dell’amore che ingiunge a ogni cristiano di amarsi come Dio lo ama;
  • verso gli altri, in quanto il suicidio fa un torto nei confronti di chi gli sta intorno e attenta così alla carità verso il prossimo;
  • verso Dio, in quanto la vita umana è un dono di Dio.

Il documento adottato a Lugano non formula alcun giudizio sulle persone, ma mostra, con l’aiuto di esempi concreti della pastorale, le questioni che si pongono e le opzioni che possono essere prese in considerazione nei confronti di persone che desiderano il suicidio assistito, dei loro parenti e degli operatori sanitari. Il desiderio di suicidio assistito può estendersi su un periodo di tempo molto lungo, durante il quale le domande possono essere molto diverse e che la pastorale pure deve affrontare in modo differenziato.

L’esperienza mostra che l’attenzione umana globale e un accompagnamento palliativo professionale sono in grado di attenuare il desiderio di suicidio della persona coinvolta o addirittura a eliminarlo.

Il documento accorda un’attenzione tutta particolare all’accompagnamento pastorale delle persone nel momento del passaggio all’atto: come in tutte le fasi precedenti, gli operatori pastorali devono mantenere la speranza che questo desiderio rimanga reversibile. Ma hanno il dovere di lasciare fisicamente la camera del suicida al momento dell’atto. Lasciare il luogo non significa tuttavia abbandonare la persona. Spetta all’operatore pastorale discernere l’atteggiamento più appropriata da tenere nel momento dell’assunzione della sostanza letale fino al momento del decesso, che può anche avvenire molto tempo dopo. Si potrà, ad esempio, ritornare verso il morente o offrire un accompagnamento pastorale ai parenti.

Il suicidio assistito non deve tuttavia divenire un servizio normale e riconosciuto socialmente. Occorre però accompagnare le persone sofferenti con amore e carità. Perché la sofferenza può aprire un cammino verso il Cristo.

Ampliamento della norma penale contro il razzismo

e l’orientamento sessuale

La dottrina della Chiesa cattolica si pronuncia senza eccezione contro qualsiasi appello all’odio e alla discriminazione di persone o di gruppi. Spetterà tuttavia ai cittadini valutare se questo principio è già sufficientemente ancorato alla legislazione in vigore o se deve essere ampliato.

Studio sugli abusi sessuali nel contesto ecclesiale in Svizzera

Dal 2002, la CVS, sostenuta dalla commissione di esperti “Abusi sessuali nel contesto ecclesiale”, ha adottato innumerevoli misure e raccolto dati. È tuttavia indispensabile poter esaminare il passato senza filtri, al fine di meglio comprenderlo, se si intendono prendere le decisioni necessarie per proteggere i minori e gli adulti. Un tale studio è innanzitutto un dovere verso le vittime di sfruttamento sessuale di qualsiasi tipo. Per questo la CVS ha intenzione di commissionare uno studio scientifico indipendente sulla violenza sessuale nei rapporti di dipendenza pastorale a partire dal 1950. A questo scopo un gruppo di lavoro sottoporrà alla CVS le proposte concrete per un progetto.

Attribuzione del Premio cattolico dei media 2019

Il Premio cattolico dei media 2019 è stato consegnato il 3 dicembre, per la prima volta in occasione di un’assemblea ordinaria. La presidente della giuria, Anita Capaul, e mons. Alain de Raemy, responsabile dei media, hanno reso onore all’autrice Susann Bosshard-Kälin e al fotografo Christoph Hammer per il loro libro “Im Fahr”. Nell’elogio, mons. de Raemy si è dichiarato impressionato dall’autenticità delle testimonianze: “Già dai primi colloqui, impariamo che la vita di un convento non è un racconto fatato. Le circostanze sono reali, non è una bacheca Facebook. Le sorelle non fanno della pubblicità per loro stesse, ma agiscono per Dio”.

I produttori della serie televisiva “WG der Religionen”, a cu è andata una menzione speciale, non hanno purtroppo potuto ricevere personalmente il premio a Lugano, in quanto erano in viaggio all’estero.

La CVS si felicita di cuore con i vincitori e augura loro ulteriori successi!

Cantori della stella del Ticino

Una delegazione dei Cantori della stella delle parrocchie di San Nicolao a Lugano Besso e dei Santi Pietro e Paolo di Gravesano ha portato un momento di animazione musicale. Mons. Valerio Lazzeri ha benedetto i 12 bambini del coro che i Vescovi hanno accolto a Lugano a nome degli 11’000 Cantori della stella della Svizzera. Con i loro canti dell’Epifania, i cantori hanno dato un assaggio della prossima azione che tradizionalmente inizia, ogni anno, poco prima del 6 gennaio. I gruppi di Cantori della stella partecipano ai 200 progetti nel mondo intero, finanziati dai fondi di solidarietà di missio “I bambini aiutano i bambini”. Con l’azione di quest’anno, “Un albero crescerà”, imparano che possono contribuire loro stessi attivamente alla coabitazione pacifica tra persone di origine, cultura e religioni diverse. Comprendono che i bambini e i giovani hanno più punti in comune che differenze – e che vale la pena essere aperti e rispettosi verso gli altri.

Incontro con il Nunzio apostolico

La CVS ha accolto l’Arcivescovo mons. Thomas Edward Gullickson e il Consigliere della nunziatura, mons. José Manuel Alcaide Borreguero, per la tradizionale visita del Nunzio apostolico in Svizzera.

Comande di ostie

Da qualche tempo, alcune imprese laiche e straniere tentano di inserirsi nel mercato svizzero delle ostie, giocando al ribasso sui prezzi. La CVS esprime la sua stima e il suo sostegno alle comunità religiose locali, che dipendono dalla produzione e dalla vendita delle ostie per vivere. È per questo motivo che essa raccomanda di procurarsi le ostie presso le comunità religiose che si trovano in Svizzera.

Nomine

La CVS ha rinnovato nella loro funzione, per ulteriori quattro anni, l’insieme dei membri della Commissione pastorale (CP):

  • François-Xavier Amherdt, vicepresidente della CP
  • Barbara Kückelmann, vicepresidente della CP
  • Richard Lehner, vicario generale parte germanofona della diocesi di Sion
  • Jean Glasson, vicario episcopale parte francofona della diocesi di Friburgo
  • Christoph Casetti, delegato alle questioni pastorali della diocesi di Coira
  • Massimo Gaia, delegato della diocesi di Lugano
  • Franz Kreissl, capo del servizio della pastorale della diocesi di San Gallo
  • Karl-Anton Wohlwend, direttore nazionale a.i. di migratio
  • Rudolf Vögele, responsabile della pastorale al vicariato generale di Zurigo
  • Daniel Kosch, segretario generale della RKZ
  • Anton Kurmann SJ, procuratore delle missioni dei Gesuiti svizzeri
  • Arnd Bünker, direttore dello SPI

La CVS ha inoltre nominato la sig.ra Beryl Niedermann nuovo membro della Commissione di esperti “Abusi sessuali nel contesto ecclesiale”. Subentra al procuratore Elmar Tremp, che lascia la commissione alla fine del 2019.

Messa nella cappella della Casa Santa Birgitta

Per chiudere la loro assemblea ordinaria, i membri della CVS hanno invitato i fedeli a una Messa nella cappella della Casa Santa Birgitta, il 4 dicembre alle ore 11.00. La celebrazione è stata presieduta da mons. Felix Gmür.

Lugano, 5 dicembre2019

Conferenza dei Vescovi svizzeri
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